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Anteprima “I carnefici” di Daniele Biacchessi
Da I carnefici di Daniele Biacchessi
In libreria dal 7 aprile per Sperling&Kupfer
«Ma come è andata a finire? I famigliari delle vittime hanno ottenuto almeno che si sapesse la verità? Sono stati condannati i responsabili di questi terribili eccidi? Come si è comportata la politica?» chiede a bruciapelo Carlo.
«Verità e giustizia sono due concetti che in Italia purtroppo non sono mai andati d’accordo. Per gran parte delle stragi nazifasciste dal 1943 al 1945 esiste oggi una verità storica. Quel ‘Io so’ di Pierpaolo Pasolini in qualche modo si è trasformato in ‘Noi sappiamo’, ma la risposta della giustizia è stata condizionata dalla volontà politica di insabbiare le inchieste e dalla ragion di Stato. E questo è accaduto sia per le vicende del passato, sia in periodi più recenti.
«Per tutti gli eccidi della cosiddetta ‘strategia della tensione’ abbiamo una conoscenza storica certa, ma i colpevoli sono stati assolti al termine di lunghi processi e i beneficiari politici si sono solo intravisti durante le indagini. Sono verità scomode, perché la politica avrebbe dovuto ammettere le gravi colpe dei funzionari infedeli, degli apparati dello Stato che hanno protetto testimoni importanti, occultato o distrutto documenti, creato servizi segreti paralleli con licenza di uccidere, archiviato in modo illegale indizi e prove. E tutto in nome della ragion di Stato», risponde Giuseppe.